“I GIARDINI DI MARZO”

LE QUATTRO STAGIONI DI LUCIO BATTISTI

SABATO 20 APRILE, ORE 17,00 – CASTELLO – SALA DELLA ROCCA

Cosa dire di Lucio Battisti. Credo che non ci sia persona, amante della musica, che non abbia cantato, suonato, fischiettato una sua canzone. Per farvi capire chi era e chi è Lucio Battisti, vi faccio vedere un filmato che racconta le celebrazioni del suo recente compleanno.

Lucio Battisti 5 Marzo compleanno 2024 QUI

ORE 17,00 – CASTELLO – SALA DELLA ROCCA

PROGRAMMA CULTURALE 2023/2024-aggiornato

Ecco il programma aggiornato 2023/2024.

Questa stagione culturale, come d’altra parte tutte le precedenti, si onora di un ventaglio di Relatori, Docenti, Studiosi, Ricercatori, Professionisti di altissimo profilo ricchezza del nostro Comune e del territorio.

Con ferma convinzione l’Associazione Culturale Vicedomini-Cavezzi dedica questa Stagione culturale alla Lotta contro la Violenza perpetrata sulle donne, contro i femminicidi, contro le violenze individuali e collettive col pensiero che vola anche ad altri Paesi come Iran, Afghanistan… in cui i diritti alla vita e alla libertà delle donne (e non solo) sono vergognosamente calpestati

IL VIAGGIO DELLA SOLIDARIETÀ.

Medici oltre frontiera: Afghanistan, Burundi, Ghana, Palestina

Rita Conegliaro, Dania Buratti, Roberto Mezzetti, medici, raccontano la loro esperienza.

Introduce Fausto Torelli, medico.

LE ARCHITETTURE D’ACQUA, FONTE DI VITA E DI BELLEZZA

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Tutti gli anni in Marzo (22) si celebra la giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e prevista all’interno delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

Il tema di questo anno è l’importanza della risorsa acqua e della necessità di non sprecarla con evento speciale per le scuole dell’infanzia.

Tale iniziativa si prefigge lo scopo di sensibilizzare precocemente le future generazioni alla fondamentale salvaguardia della risorsa sempre più a rischio.

LE ARCHITETTURE D’ACQUA, FONTE DI VITA E DI BELLEZZA

GRANDI OPERE PER L’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO

AGGLOMERATI URBANI 

ACQUEDOTTI ROMANI

Vennero costruiti per sopperire al bisogno di acqua nelle città e furono sempre annoverati fra le opere più grandiose del mondo antico.

L’acqua, presa a grande distanza, veniva incanalata in fossati poggianti su archi, talora a più ordini, passava sui monti e sopra le valli, con condutture a pendenza costante.

Fra gli acquedotti che portavano l’acqua a Roma percorrendo decine di km si ricorda quello costruito nel 312-311 a.c. che è il più antico.

Quello dell’imperatore Claudio, le cui superstiti arcate sono ancora oggi fra le più suggestive testimonianze nei dintorni di Roma.

Nelle province romane, i resti più imponenti di tali opere, per lo più lunghissime serie di arcate, spesso in più ordini, che raggiungono risultati architettonici e di ingegneria idraulica mirabili, si trovano a Nimes in Francia, in Spagna, in Africa settentrionale e nell’Asia minore.

GRANDI OPERE CIVILI

IL PARCO DELLA REGGIA DI CASERTA

Se la visita alla Reggia può lasciare stupiti per la grandiosità delle proporzioni cui si ispira, quella del parco è esaltante, per la bellezza dell’ambiente naturale, un vero trionfo di verde e di acque.

Il parco costituisce la maggiore attrattiva della Reggia, occupa una superficie di 120 ettari ed è lungo 3 km, è famoso soprattutto per le fontane e le cascate, scenograficamente degradanti a terrazzo dalla collina al piano ed è opera dell’arch. l. Vanvitelli.

INTERVENTI URBANI

LA FONTANA DI TREVI

La Fontana di Trevi è iniziata sotto Clemente XII da Nicola Salvi ed è proseguita dopo il 1751 con Giuseppe Pannini.

La fontana, una felice fusione di architettura, scultura e acqua, risulta essere un abile connubio fra rigore architettonico classico e concezione scenografica barocca.

Alla Fontana di Trevi, una dei simboli di Roma, sono legate leggende e tradizioni popolari, tra le quali quella di gettare una monetina per assicurarsi il ritorno nella città eterna.

INTERVENTI PRIVATI

LA CASA SULLA CASCATA

Su una proprietà di circa 640 ettari sorge la “Casa sulla Cascata” progettata da Frank l. Wright nel 1934.

Emerge nella continuità paesistica come un’articolazione di spazi e volumi. L’edificio diventa parte integrante del suo contesto naturale: montagne, rocce, cespi massicci di rododendri selvatici, un torrente e una cascata d’acqua.

Quest’ultima è il punto focale del luogo e identifica il sito dell’intervento costruttivo.

il progettista pone la casa non di fronte alla cascata, ma su di essa e ciò è una straordinaria virtù creativa. 

Il Gioco dell’oca, metafora della vita.

A Claudio Clini, medico, ricercatore, scrittore, nostro concittadino, il compito di accompagnarci lungo le colorate spirali del Gioco dell’oca, curiosi di scoprirne il perché ed i segreti.

Sì, proprio quel Gioco dell’oca su cui da ragazzini ci siamo cimentati trepidanti, ansiosi di raggiungere la meta della vittoria. Allora, come del resto oggi, l’ingenuità infantile leggeva questo gioco semplicemente come una sfida divertente, ma pacifica, il cui esito era affidato al “destino”.

Ma anche questo gioco è fatto di simboli, significati arcani, lontani, profondi, celati nel percorso che allude forse alla vita

E cosa vuol significare l’espressione …. “Non c’è niente di più Greco del presente” che compare, parte integrante, accanto al Gioco dell’oca?  

Ce lo racconterà Claudio Clini nel dar risposta ad una esigenza culturale così profonda, come frizzante ed incalzante è la curiosità che ne deriva.

Qui, per ora, formuliamo soltanto una ovvia, semplice constatazione di carattere generale. 

Oggi il dilagante predominio del presente, senza storia e senza tempo, fa guardare ai Classici, alla lingua greca (e latina) come a inutili lasciti archeologici, elitari e anacronistici. 

Niente di più attuale e quotidiano invece, lo sono nei vari ambiti del sapere e del fare, della scienza, dell’arte, della filosofia, della politica, della cultura, perché i Classici e le lingue cosiddette morte, proprio perché tali, ci hanno lasciato un immenso patrimonio linguistico e culturale, un’eredità strutturale su cui la nostra civiltà occidentale si è costruita, ma soprattutto su cui già si costruisce il futuro. 

Di quale morte allora si tratta se i Classici possono essere ancora nostri interlocutori?

L’originalità del tema legato al magico Gioco dell’oca, l’affascinante e per lo più inaspettato filo tra il nostro passato remoto e gli altrettanto nostri presente e futuro, fanno di quello di sabato 24 Febbraio un incontro imperdibile.



Associazione Culturale "VICEDOMINI-CAVEZZI"

Vicolo Timavo - 42027 Montecchio Emilia REGGIO EMILIA
Tel. 338-7969489

info@vicedomini-cavezzi.it

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